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SABATO 29 OTTOBRE - TEATRO DI RIO SALICETO - ORE 21.00
Scritto e diretto da UMBERTO MARINO
Musiche PAOLO VIVALDI
Luci GIUSEPPE FILIPPONIO
Regista assistente MARIA STELLA TACCONE
Consulenza Tecnica M° LEONARDO DE CARMINE
In un immaginario campo da tennis si svolge un’immaginaria e tragicomica partita tra un generico numero due e l’inarrivabile numero uno del tennis di tutti i tempi, un fuoriclasse di nome Roger. Immaginario perché tutto l’apparato realistico, compresi oggetti di scena ed effetti sonori, sulla scena non c’è.
Man mano che Umberto Marino ed Emilio Solfrizzi mettevamo in scena il testo si sono resi conto che potevamo elevare la posta della scommessa puntando a una rappresentazione completamente affidata alla centralità della parola e dell’attore. Emilio Solfrizzi incarna quindi i panni di un “cuntastorie”, una arcaica forma di attore totale siciliano di cui racconta Pitré, un attore di strada provvisto di tre panche per il pubblico e di due spade, unici supporti per raccontare e rappresentare al suo pubblico l’intero ciclo della tavola rotonda. In scena quindi rimangono solo le poche righe bianche che disegnano un campo da tennis e due sedie, quelle sulle quali, nei cambi campo, i tennisti si riposano. Uno spettacolo ricco di effetti comici e drammatici. Gli spettatori che hanno già visto la rappresentazione hanno detto che hanno visto il campo, l’arbitro, la palla, la racchetta, i colpi. Il testo contiene una metafora, prima nascosta e poi svelata, che conduce in questo modo verso la strada per arrivare al cervello e al cuore del pubblico che vorrà condividere con il protagonista questa esperienza.